La parodontite può essere trattata, evitando così la caduta dei denti
I denti sono funzionali alla masticazione e ricoprono un ruolo importante nei rapporti sociali, cosa c’è di più accattivante di un bel sorriso? Purtroppo può accadere che il parodonto contragga un’infezione, detta parodontite, che può portare alla perdita dell’elemento dentale poiché interessa le gengive, i legamenti e l’osso.
- Parodontite qual è il significato?
- Classificazione delle malattie parodontali
- Esistono inoltre altre tipologie di questa insidiosa patologia:
- Possibili cause della parodontite
- La parodontite è ereditaria?
- La parodontite è contagiosa?
- Sintomi della parodontite
- Prevenire la parodontite con una corretta igiene orale
- La parodontite è curabile?
- Come si tratta la parodontite?
- Quanto costa trattare la parodontite?
Parodontite, qual è il significato?
La parodontite, detta anche parodontopatia e malattia parodontale, è a tutti gli effetti un’infiammazione dei tessuti parodontali, ovvero quei tessuti che garantiscono sostegno e stabilità ai denti.
Anche se generalmente compare in età adulta, la parodontite può colpire anche i più piccoli. Secondo il Ministero della Salute in Italia il 60% della popolazione ne è affetta.
Classificazione delle malattie parodontali
Esistono diverse tipologie di parodontite, di seguito la classificazione:
- Parodontite cronica
- Parodontite ulcero necrotica
- Parodontite aggressiva
- Parodontite alveolare
Possibili cause della parodontite
Ad oggi non c’è una vera causa ma vi sono diversi cofattori che possono generare la parodontite, tra cui:
- La familiarità
- Alcune abitudini come per esempio il fumo di sigaretta
- Abuso di sostanze tossiche
Prima di parlare delle cause della malattia del parodonto è opportuno chiarire un concetto di base: parodontite e parodontosi sono due aspetti diversi della malattia parodontale. Con il termine parodontite s’intende quel processo gengivale causato da un’infiammazione cronica dovuta ai batteri. Con parodontosi, invece, si indica la patologia degenerativa che, in genere, affligge soggetti in età senile. Entrambe colpiscono i tessuti di sostegno dei denti e le cause, oltre a quelle inerenti un’inadeguata igiene orale, possono essere diverse.
Come si è detto la parodontite è dovuta alla proliferazione di batteri, infatti quando la placca si trasforma in tartaro infiamma il tessuto e danneggia le gengive che si ritirano. L'odontoiatra, dopo una corretta diagnosi, attua gli interventi necessari per salvare gli elementi dentali ma è possibile intervenire preventivamente per ridurre il rischio che questa patologia insorga effettuando controlli periodici e la pulizia dentale professionale.
La parodontite è ereditaria?
La prevenzione è ancora più necessaria quando esiste un fattore di familiarità che rende i soggetti maggiormente a rischio. L’infezione batterica e la familiarità non sono le uniche cause della parodontite: studi recenti hanno dimostrato che il diabete, la malnutrizione, i cambiamenti ormonali e l’uso di alcol, stupefacenti e tabacco rappresentano possibili fattori di rischio.
La parodontite è contagiosa?
Molti si fanno questa domanda, ma anche se è un’infezione la parodontite non è contagiosa.
Sintomi della parodontite
La recessione gengivale è il danno più visibile dato dalla parodontite e non è mai da sottovalutare perché quando il dente tende a muoversi è destinato a cadere. Ma quali sono altri sintomi a cui prestare attenzione? Sicuramente il colore delle gengive che cambia e diventa rosso scuro è un segnale di infiammazione, inoltre spesso si presentano gonfie. Se in una bocca sono presenti alitosi, sanguinamento e pus alle gengive significa che la patologia in atto è già sufficientemente avanzata da richiedere con tempestività un consulto con il dentista. Come sempre, quando si tratta della nostra salute, è bene ricorrere a degli odontoiatri che affronteranno con la serietà necessaria la patologia, intervenendo con un controllo radiologico e una valutazione dell’osso alveolare a cui seguirà l’approccio terapeutico più adeguato.
Prevenire la parodontite con una corretta igiene orale
Lo spazzolamento dei denti effettuato in modo corretto dopo i pasti è alla base di una dentatura sana. Rimuovere i residui di cibo evita la formazione della placca, ma perché ciò avvenga lo spazzolino deve essere utilizzato in maniera corretta, cioè dirigendolo dalla radice alla corona del dente, in senso verticale. Questa operazione deve essere eseguita sia nella parte esterna della bocca che internamente, spazzolando tutte le superfici. Anche sostituire lo spazzolino ogni due o tre mesi o quando le setole hanno perso la loro originale funzionalità è una attenzione che dobbiamo alla nostra dentatura. La stessa importanza riveste l’utilizzo del filo interdentale ed unito all’utilizzo degli scovolini che rimuove i residui di alimenti e i batteri: sarà l'odontoiatra a suggerire le caratteristiche del prodotto più idoneo.
La parodontite è curabile?
Come anticipato la parodontite se diagnosticata in tempo può essere trattata, evitando così l’avanzamento e la progressione della malattia che può portare anche alla perdita degli elementi. Le terapie sono molte, da quelle domiciliari a quelle chirurgiche, prescritte a seconda dello stadio e della gravità della malattia.
Per la gestione della parodontite spesso viene consigliata la somministrazione di antibiotici specifici, così come l’utilizzo quotidiano di un dentifricio e di un collutorio.
Come si tratta la parodontite?
La parodontite, nella sua forma più grave, porta alla caduta dei denti: quanto prima il paziente si rivolgerà all’odontoiatra tanto maggiori saranno le possibilità di mantenere gli elementi dentali il più a lungo possibile.
Dopo aver fatto la diagnosi l'odontoiatra esporrà al paziente il procedimento che, generalmente, consiste nella rimozione dei batteri dalle tasche gengivali. Si esegue, cioè, il currettage o pulizia profonda, eliminando gli agenti eziologici: questo è l’approccio terapeutico specifico quando la patologia è allo stadio iniziale.
Nei casi più seri, quando si evidenziano tasche profonde, si procede chirurgicamente in anestesia locale, eliminando il tartaro, i tessuti infetti e il cemento molle. Poi si esegue la levigatura delle radici.
Più costosa rispetto al trattamento classico, può essere utilizzato anche il laser, che è un adiuvante al trattamento della parodontite.
Quanto costa trattare la parodontite?
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